La leadership è quella capacità di motivare un gruppo di persone nell’agire verso un obiettivo comune, ispirandole grazie a idee, intuizioni e valutazioni correttamente veicolate.
Venendo coinvolto, il team viene spinto a dare il meglio di sé e a produrre risultati ottimali in un clima di collaborazione. Ogni attività ha un leader, ma perchè oggi diversi lavoratori ritengono che la propria azienda non faccia abbastanza per eliminare le ingiustizie sociali e altri invece affermano che le loro aziende si siano invece spinte troppo in là diventando buoniste e generaliste?
Come mai le percezioni del clima e della cultura in un’azienda possono cambiare diametralmente e cosa possono fare i manager per evitare conflitti di questa natura? In loro aiuto c’è la consapevolezza che le persone rilevano e interpretano le informazioni in modo funzionale alla propria appartenenza politica, alias, non sono oggettive. Di fatto l’appartenenza politica tende inevitabilmente a influenzare la forma di percepire e interpretare il mondo, anche se parliamo di universi tendenzialmente oggettivo come quelli finanziari o economici.
Per quanto ci si sforzi di esaminarlo oggettivamente, alcuni studi hanno infatti confermato che ordiniamo i fatti funzionalmente alle nostre credenze o agli interessi del nostro gruppo. Inizialmente, quindi, i leader devono tenere in conto che anche il loro pensiero può essere influenzato da inclinazioni politiche, e di conseguenza devono applicare anche a sé stessi le strategie che attueranno al proprio personale.
Per quanto i leader condividano obiettivi e standard simili,?di fatto ognuno avrà il proprio stile e la propria strategia, ma tutti devono saper dare anche riscontri negativi, in un’ottica costruttiva. Lo sforzo è fondamentale perché spesso le diverse generazioni hanno atteggiamenti opposti, di fatto questioni che infiammano i più giovani possono apparire ai senior innocue, oppure irritanti.
I manager (o futuri tali!) devono evitare di ignorare i punti di vista che differiscono dalla loro percezione del mondo. Infine, devono dare peso a norme sociali e politiche in costante evoluzione, così da restare al passo con i tempi: i conflitti su base politica sono un pericoloso bersaglio mobile e non bisogna mai abbassare la guardia. Ma essere un leader è davvero una qualità innata? Sembrerebbe di sì ma in realtà si tratta di un’abilità che si può sviluppare e potenziare.
Certo, il carisma è un grande punto di partenza ma gli studi dimostrano che la leadership deriva per circa un terzo da qualità innate e per altri due terzi da qualità sviluppate successivamente, nel corso della vita.? Dunque, sebbene tu non ti senta un leader nato, puoi avere la possibilità di apprendere le tecniche per diventarlo e riuscire ad essere anche tu una fonte di ispirazione per chi ti circonda.